8. Alicante: a Sud verso il deserto e un po' di Marocco. La Spagna sconosciuta.
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8. Alicante: a Sud verso il deserto e un po' di Marocco. La Spagna sconosciuta.
Proprio quando sembrava che la giornata stesse per finire, mi è venuta un'idea, ho cercato rapidamente su Google e ho trovato una attrazione davvero un po' strana, ma che mi è piaciuto tantissimo visitare.
Sono Simone e sono un viaggiatore, il mio podcast è dedicato a chi, come me, vuole scoprire i posti più belli ed emozionanti d'Europa, lontani dal turismo di massa.
E’ il primo di ottobre e mi trovo ancora ad Alicante, per meglio dire nei suoi sobborghi e come i giorni scorsi mi ritrovo a fine giornata a raccogliere i pensieri e le emozioni che risultano da tutti i luoghi fantastici che ho visto anche oggi. Un'altra giornata molto intensa, piena di emozioni e che adesso posso raccontare guardando la luna fantastica, la super luna, l'ultima del 2023, e cercare di trasferirti tutto quello che è stato.
La giornata è iniziata spostandomi verso sud dalla zona di Alicante, nella quale ho preso un appartamento, questo perché mi ero prefissato appunto di vedere non soltanto la città, che tra l'altro ancora non ho visto, ma anche le zone al di sopra nella Costa Nord e al di sotto nella costa sud. Ho cominciato quindi a spostarmi verso la zona di Murcia e devo dire che ho trovato una Spagna molto diversa da quella che ho visto i giorni scorsi; i giorni scorsi tutto mi diceva che mi trovavo nel Mediterraneo, quindi macchia mediterranea, pini, scogliere, mare pazzesco, bellissimo di un blu zaffiro, di un verde Smeraldo che lasciavano esterrefatti e stupiti. Mentre oggi tutto diverso: andando verso sud si trova una zona molto meno verde, più desertica. In un certo senso anche più densa di umanità, ma del tipo sbagliato. Ossia ci sono tante fabbriche, tante coltivazioni, tantissime fabbriche abbandonate, capannoni, cose anche un po' decadenti in rovina. Diciamo così, se dovessi fare un paragone con il nostro paese, giusto per farti capire; e non sto, diciamo, caricando questa cosa di nessun giudizio, direi che poteva essere un'ambientazione simile a molte zone del nostro Sud Italia.
Ho continuato a spostarmi più giù, fino a raggiungere degli stagni enormi e infiniti, dentro i quali c'erano dei Fenicotteri rosa proprio accanto. Bene, perché è così, qui si crea anche il sale, come succede in altre parti d'Europa, ed è stato interessante vedere anche i mucchi di sale super super bianchi che nonostante ci fosse tantissima luce come da tutte le parti in questa regione, brillavano al sole in una maniera quasi accecante, ancora più del sole. Ho continuato a spostarmi verso sud e sono arrivato a Marina di Elche.
Questo posto devo dire che non mi è piaciuto. Il mare è decisamente bello, molto bello. Il classico Mare Mediterraneo, chiaro, trasparente, molto bello. Però è stato un po' abusato. Il posto per cominciare sono state costruite tantissime case, tutte uguali, tutte di una stanza o due, al massimo. Tutte una in fila all'altra per tantissimi chilometri, sembra proprio una cosa, come posso dire, studiata...e secondo me sono anche abusive queste costruzioni, perché ognuno di queste si vede, è stata costruita rapidamente e onestamente non mi è neanche molto chiaro dove scarichino, visto che hanno il mare a 1 metro. Un metro infatti è l'unico spazio che rimane tra le mura di cemento degli scalini che dalle case portano all'acqua e le onde, quindi non ho...non ho proprio capito bene di preciso cosa ci facesse tutta quella massa di umanità sparsa su questa spiaggia lunga davvero molti, molti chilometri e alle spalle di queste casette ripeto tutte uguali e tutte ugualmente vuote, quasi tutte, c'era una pineta che sostanzialmente è una latrina, quindi davvero niente di bello in questo caso.
La mattinata era quindi partita un po' così, ma poi si è subito ripresa, sono andato ancora più giù verso sud e sono arrivato a Guardamar del Segura che è una città molto più grande e nonostante diciamo l'approccio con questa città non sia stato dei migliori perché anche in questo caso si trovano nella periferia, nelle strade che comunque hanno le città, dei mucchi di rifiuti, tantissime fabbriche abbandonate. Tantissimi assembramenti umani, ad esempio, c'era un mercato con delle bancarelle fatte per terra, cioè i venditori stendevano dei delle lenzuola e la gente ci passava in mezzo. Insomma, una cosa un po' strana a bordo strada davvero mi è sembrata una cosa più quasi più africana che europea, nonostante non ci fossero venditori africani nel mercato; insomma, dicevo, Guardamar del Segura invece una città decisamente molto più bella della Marina di Elche. In questo caso la spiaggia è davvero bella e molto ben tenuta, molto ampia e assomiglia un po' alla nostra Emilia Romagna. Quindi immaginatevi un po' una spiaggia lunga molti chilometri ma molto bene attrezzata, molto ampia e con tantissimi locali belli che la contornano, quindi davvero molto molto gradevole con un luogo.
La giornata ovviamente non è finita qui, anzi, si era solo a metà giornata e quindi mi sono spostato verso l'interno per andare a visitare una città che si chiama Elche. Lì per lì mi sembrava una città sì grande, ma non così grande come è in realtà. Soltanto dopo ho visto che la città è di 231.000 abitanti, mentre in realtà io avrei detto, sbagliando, che erano circa 100.000, invece no, è veramente una città molto grande. Quindi con un vero e proprio centro storico da visitare dove c'è una chiesa molto bella, e nelle vicinanze c'è una cosa davvero molto antica che c'è il Palmeral, che sarebbe un palmeto che risale all'epoca dei Mori, e quindi andiamo veramente indietro quasi 1000 anni fa, forse più di 1000 anni fa questi Mori erano arrivati qui perché appunto all'epoca il territorio, la Spagna meridionale, era sotto la dominazione dei Mori, e avevano trovato quest'area desertica dove c'era però un po' d'acqua e giustamente pensarono bene di creare questo palmeto per dare un po' di refrigerio.
E’ una cosa davvero ingegnosa e non facile perché ci vogliono tanti sforzi per mantenere un palmeto. Ho letto che non basta piantare il seme, aspettare, bisogna tagliare i rami vecchi, favorire la riproduzione delle piante non è davvero per niente facile. Le piante che ci sono oggi sono tantissime, palme molto diverse tra loro, anche come specie e alcune sono sorprendenti. Crescono quasi 30 m di altezza e tra l'altro passeggiarci in mezzo è anche un modo per ripararsi dal caldo perché oggi era veramente molto caldo. C'era una qualcosa come 32, 33 ° e gli abitanti del posto non sembravano per niente scioccati da questa cosa normalissima. Adesso poi ci sono anche i bagni arabi da visitare risalgono anche questi, a quasi 1000 anni fa ed erano chiaramente molto importanti in quell'epoca. Oggi rimane poco più che una rovina, ma comunque interessante, che è adiacente al convento delle monache, risalente al 1600. La domenica si può visitare gratuitamente come è accaduto oggi, ma c'è da tenere presente che chiude alle due.
Poi mi sono spostato ancora più a sud in direzione di Murcia e infatti sono entrato nella regione di Murcia. Subito dopo avere passato il confine, il paesaggio è un po' cambiato. Sono cominciati con più insistenza agli agrumeti, devo dire molto ben tenuti, anche se la spazzatura ai bordi delle strade continuava un po' a farla da padrone... No, dai farla da padrone no, ma diciamo che faceva capolino molto spesso. Così come nella provincia di Alicante, dicevo, mi sono spostato appunto appena al di là del confine tra la regione di Alicante e la comunidad Valenciana, e Murcia e subito dopo c'era un paese che si chiama Mahoya, molto importante da un punto di vista turistico, perché è attaccato a una area che è uno dei pochi deserti in Europa; un'area che sembra piccola, ma quando ti ci trovi dentro capisci che lì potresti rischiare veramente la vita, perché ...il clima è talmente arido, molto caldo, c'erano 37 °, ripeto, è il primo di ottobre e a parte questo, c'è un umidità decisamente bassa.
Tieni presente che per tutti i luoghi che ti ho elencato e che ho visitato al mattino l'umidità l'ho controllata tutto il giorno per curiosità ed era attorno al 65, 70, 80%, quindi diciamo valori bassi per me che vengo dall'Emilia Romagna, però comunque normali; nel deserto l'umidità era del 38%, quindi decisamente bassa. Non si avverte la sensazione di caldo, cioè non si avverte quanto c'è caldo in realtà e questo è un grave problema, perché in realtà il calore e il sole te li stai prendendo. E dopo 10, 15 minuti che si passeggia nel silenzio più assoluto perché non c'è praticamente nessuno (ho incontrato solo una coppia di spagnoli, dopo mezz'ora che ero lì...), dicevo mentre si cammina, il rischio è quello di disidratarsi pesantemente senza accorgersene. Infatti, quando ho finito il mio giro veramente piccolissimo, perché non mi andava di avventurarmi in un deserto da solo, ho fatto solo varie fotografie e poi ho chiuso la passeggiata e dopo neanche 500 m mi sono accorto che ero davvero molto, molto disidratato. Avevo le labbra molto secche, il naso cominciava a colare perché si era tutto seccato, e la bocca era impastata e sentivo un po' bruciare i polmoni. Ripeto, questo è solo l'effetto del calore e della bassissima umidità.
Proprio quando sembrava che la giornata stesse per finire, mi è venuta un'idea, ho cercato rapidamente su Google e ho trovato una attrazione davvero un po' strana, ma che mi è piaciuto tantissimo visitare, ossia la “Casa Morisca”. Si tratta di una di un edificio, diciamo, di una di un luogo che è stato in tempi recenti completamente riammodernato in stile berbero marocchino, quindi... È diventato un locale dove ci si trova per bere qualcosa; in particolare, una grande varietà di tè, ma anche dei batidos che sono dei... come chiamarli...degli smoothie, diciamo dei frullati di frutta freschi oppure anche dei dolcetti tipici della tradizione marocchina. Io ho preso due tipi di tè e dei dolcetti, ed è stata davvero una cosa utilissima, soprattutto dopo la visita al deserto. L'ingresso costa 8 € e...o meglio, per meglio dire l'ingresso è gratuito, ma è richiesta almeno una consumazione. La prima consumazione costa 8 €, mentre qualsiasi altra consumazione successiva costa 4 €. I dolcetti della tradizione marocchina, invece, costano 3 €. Non ci si limita però soltanto a mangiare in questo posto, ma, come vi dicevo, è straordinariamente bello da visitare. Lo so che è una cosa recente e rifatta, ma è rifatta decisamente bene. Sembra veramente di stare in Marocco, cioè tutta un'ambientazione di piante curatissime, fiori, finestre con arabeschi, un sacco di decorazioni... è veramente un luogo dove vale la pena stare e nonostante non ci credessi alla fine ci sono stato due ore e mezzo perché ho cominciato a fotografare tutto e filmare quanto più potevo, chiaramente cercando di evitare di filmare le persone. È davvero molto, molto bello. Ora non voglio rovinarvi la visita più di tanto, non vi darò dei dettagli molto, molto accurati, anche se naturalmente nel caso me lo chiediate, è una cosa che farò.
Per finire sono rientrato nell'appartamento, stanco, ma decisamente, decisamente soddisfatto. Questa zona mi sta davvero stupendo e sono molto felice di poter condividere con te questi ricordi alla fine di ogni giornata e queste mie sensazioni. Mi fa davvero piacere che tu mi abbia ascoltato fin qui, perché solo gli appassionati, i fedelissimi lo fanno. Quindi se lo hai fatto, davvero grazie. Grazie 1000: al prossimo giorno, domani!
Ciao!
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