7. Alicante: movida a Benidorm o Spagna autentica a Guadalest?


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Alicante: Movida a Benidorm o Spagna Autentica a Guadalest? (diario, giorno 3).

 


"C'è sempre del bello davvero ovunque; basta volerlo cercare e non precludersi il fatto di volerlo trovare."

 

Sono Simone e sono un viaggiatore. Il mio podcast è dedicato a chi, come me, vuole scoprire i posti più belli ed emozionanti d'Europa lontani dal turismo di massa. In questa puntata ti porto alla scoperta della Provincia di Alicante e ti racconto la mia emozionante terza giornata di permanenza. Buon ascolto! Oggi è il trenta settembre duemilaventitré e mi trovo ancora ad Alicante, o meglio nei suoi sobborghi. Sul balcone del mio appartamento che ho preso a Mutxamel, poco distante da Alicante, alla fine della giornata guardando la luna, le stelle e la skyline del paese, voglio raccontarti e trasmetterti tutto quello che mi è successo oggi, in modo che possa esserti utile o di ispirazione per un viaggio da queste parti. Spero che si senta il sottofondo di questo sobborgo della città. Ci sono le cicale. Ogni tanto passerà qualche automobile, ma penso che un podcast itinerante fatto in questo modo possa essere senz'altro più interessante che non magari qualcosa di ragionato, di un pochino più freddo. Il primo paese che ho visitato è stato La vila Joyosa, ed è praticamente una piccola città che ha senz'altro origini marinare; è stata senza dubbio generata ingrandendosi progressivamente a partire da un villaggio di pescatori. Ha una spiaggia decisamente bella e interessante, piuttosto ampia di sabbia fine e chiara, benissimo attrezzata. Ma la cosa interessante di questa spiaggia sono gli spettacolari edifici che ci sono nei dintorni. In pratica immaginati delle casette molto piccole, tutte estremamente colorate e che davanti hanno dei filari di palme. Per certi versi mi ha ricordato un po' alcune località della Liguria e quindi mi sono sentito un po' a casa. È stato molto carino. Diciamo che la spiaggia è esposta al sole tutto il giorno e questo va tenuto presente perché, soprattutto se tu sei una persona che come me non può stare tanto al sole a causa della sua carnagione diversamente scura, non riuscirai a starci più di tanto. È veramente una spiaggia molto, molto illuminata come, devo dire, moltissime delle località di tutta la zona di Alicante e de di questa provincia. Il sole è una costante che non è assolutamente possibile ignorare. Ci sono davvero pochissimi ripari: quindi cappelli, creme solari e periodicamente bisogna rinfrescarsi. A “La Vila Joyosa” ci sono anche delle interessanti vie che presentano dei murales cose davvero un po', particolari disegni fatti da artisti piuttosto bravi. Ce n'è uno che si chiama “il pescatore tatuato” e che suppongo abbia colto l'espressione di una persona reale perché è veramente molto realistico come murale è fatto, credo con lo spray, ma è davvero molto, molto realistico. Bravo l'artista!

Uno dei modi che volevo mettere in atto per scoprire questa provincia, quella di Alicante, era quello di conoscere non solo la costa, ma anche l'interno della zona e quindi con l'automobile a noleggio (tra parentesi una Hiunday i10 che è perfetta per queste zone) mi sono spostato sulle colline per scoprire anche questa questa zona, sostanzialmente. Salendo verso le colline all'interno il paesaggio comincia un po' a cambiare: tutto si fa più secco e a un certo punto però iniziano le pinete che in una qualche maniera che non ho ancora compreso bene, si sposano benissimo con il terreno che resta comunque molto secco. La temperatura non cambia rispetto alla costa, anzi addirittura mi è parso di vedere che salisse di qualche grado, ma c'è un pochino meno umido, quindi ti fa sentire meno calore per questo, tuttavia, il sole è tanto se si cammina, per esempio, nei vari paeselli che si incontrano, il sole si prende, è anche tanto. E a proposito dei paeselli va detto che ce ne sono sempre di meno man mano che ci si allontana dalla costa. Per caso sono finito in un paese che si chiama “Sella” in italiano è scritto come Sella e qui, per purissimo caso mi sono imbattuto nella festa del paese. È stata una cosa interessante perché consisteva in un ritrovo di fanfare e di suonatori, insomma di fiati e di tamburi che io presumo venissero anche da altre valli. Perché mi sembrava impossibile che un paese così piccolo potesse concentrare così tanti suonatori di strumenti musicali insomma; e sostanzialmente questi ognuna di queste fanfare, vestite in modo diverso con gli abiti tradizionali del posto, hanno dato una prova di sé. Alcuni sono stati davvero molto bravi e tutt’intorno le persone man mano che questi suonatori passavano nelle vie, le persone li salutavano, quindi direi che si conoscessero molto bene. Era, diciamo un modo anche per stare insieme, per ritrovarsi, per farsi i complimenti per gli abiti tradizionali che si erano magari acquistati o fatti a mano nuovi rispetto all'anno prima e...e così è stato un momento molto di una giovialità condivisa che mi ha fatto molto piacere scoprire e c'erano anche, mi viene in mente, c'erano delle signore con con delle nacchere, quindi non le avevo mai viste dal vivo. È stata una cosa anche emozionante. La festa era quella della divina Aurora che consiste nel se non ho capito male, nel rivolgersi a santi diversi per fare dei voti di vario tipo. Quindi in base al voto che si voleva fare al santo c'erano delle offerte diverse da fare, quindi fiori oppure frutti della terra. Da lì mi sono poi spostato scendendo lungo la valle e prendendo una strada diversa verso il paese di Guadalest. Il paesaggio che avevo intorno nel tragitto è stato spettacolare: si entra in una, diciamo in una dimensione fatta di canyon, di montagne dai colori arditi e un contrasto molto netto fra il cielo azzurro terso e queste montagne, queste rocce arancioni davvero molto bello. Guadalest anche è molto, molto bello, è un paese che non si può perdere. Secondo me se si viene qui è stato soprannominato uno dei borghi più belli di di tutta la Spagna. Ed è assolutamente vero. In pratica si tratta di una di un borgo antico costruito a ridosso di una cresta montagnosa che offre riparo da secoli a una residenza fortificata di nobili che venivano dalla Cantabria credo o dalle Asturie. Adesso non ricordo bene e che erano stati fatti diventare i gestori, diciamo così dell'intera comarca, cioè del territorio di queste valli e quindi Marchesi. La residenza è ancora oggi visitabile ed è interessante perché dall'interno della residenza (il costo d'ingresso di pochissimi euro) si può vedere la vita di questi nobili così com'era nel millecinquecento e milleseicento, e poi si può salire ancora fino a raggiungere proprio la sommità di questa cresta montagnosa, vedere il campanile della chiesetta costruito nella roccia e il l'antico cimitero anche, e poi ovviamente un bellissimo panorama su tutta la valle. Dal borgo invece si può vedere un laghetto che sta diciamo più in basso di colore zaffiro. È una cosa veramente imperdibile e credo che vada visto...sì, il lago è stato creato artificialmente perché c'è una diga, però è davvero bello da vedere. Si sposa benissimo con il paesaggio circostante fatto di agrumeti, di piante di melograni coltivati e il paese di Guadalest, che offre appunto questa sagoma caratteristica di questa cresta rocciosa. Il lago, in effetti più che zaffiro è turchese, quindi un colore molto acceso, davvero molto acceso. Credo dovuto al fatto che nell'acqua ci sia del limo. A Guadalest si possono passare tranquillamente anche molte, molte ore, forse anche l'intera mattinata l'intero pomeriggio, o anche qualcosa di più: ci sono circa no, scusate, non circa..ci sono diversi musei, se non ricordo male, cinque su argomenti più disparati, quindi la vita del medioevo, la vita nobiliare, appunto, la casa dei Marchesi e altro. Per finire la giornata spettacolare ho deciso di concludere con un qualcosa che avrei già voluto vedere da tempo e che non ero ancora mai riuscito a fare, ossia visitare Benidorm, una cosa decisamente in contrasto con quello che avevo visitato fino a quel momento della giornata. Ma è stato, diciamo, particolare farlo. Benidorm è una località turistica molto, molto turistica, che era già popolare negli anni novanta. Ricordo che gli amici me ne parlavano già allora ed era piuttosto popolare ricordo...almeno così mi raccontavano...tirare tardi sulla spiaggia fino a notte fonda e e piano piano con gli anni questa città si è espansa sempre di più. Le autorità locali hanno deciso di conferire a questa città una silhouette molto particolare. Hanno costruito dei palazzi veramente molto alti. Ora non saprei quantificare, ma comunque non sono grattacieli, ma ci manca poco, o per meglio dire non sono grattacieli in stile americano, magari non sono di cinquecento piani, però sono piuttosto alti e li hanno costruiti tutti in fila lungo questa enorme spiaggia, anche in questo caso veramente grande: praticamente hanno riempito tutta la baia di questo di questi condomini enormi. E tutto questo conferisce alla città una sua...un suo segno distintivo, perché appunto si riconosce anche da molto lontano. Benidorm si vede la sagoma dei grattacieli al tramonto: si sa subito che quella è Benidorm. Come dicevo, appunto, mi sono inoltrato in questo dedalo di grattacieli e così all'improvviso mi è sembrato di stare in un altro continente. Poteva essere forse quasi uno scenario quasi americano, anche perché, diciamo che la clientela che frequenta Benidorm è in grande numero straniera, e in gran numero inglese quindi il mercato turistico di questa città si è completamente adattato alle alle masse, alle orde di inglesi che la prendono d'assalto inglesi tra l'altro anche giovani. Quindi appunto si parla di tantissimi locali che mettono musica ad alto volume gente magari che beve tanto, forse troppo, che sporca le strade, insomma gente anche un po' svestita...devo dire che non mi ha dato una bella impressione. Ecco quella parte di Benidorm perché poi c'è da dire che la città è piuttosto grande. Ora non ricordo bene quanti abitanti faccia, ma molte decine di migliaia direi che siamo abbondantemente attorno ai centomila, forse qualcosa di più. E quindi insomma mi sono un po' forzato a vedere questa località che non è assolutamente nelle mie corde. Ma nonostante tutto ho fatto bene, perché quando il sole è tramontato la luce di questa città mi ha veramente colpito, è diventata tutta dorata e tutti i grattacieli si sono colorati di questo colore giallo oro che poi, in base al colore che avevano loro cambiava, e ancora più tardi mi sono spinto nella parte vecchia, quando ormai il sole era calato ed era all'orizzonte la luce era tutta rosa e viola mi sono spostato appunto nella parte vecchia e ho trovato una cosa veramente carina un angolo molto bello in cui guardare questo orizzonte che diventava sempre più scuro, ossia un'enorme terrazza, ma abbastanza popolata di persone, ma persone molto diverse da quelle che ti descrivevo prima e quindi così è stato un bel momento. Ho fatto va varie foto, sia i grattacieli che all'orizzonte anche queste le vedrai poi sul canale YouTube se deciderai di guardarlo e spero di sì. E così ho aspettato la fine della giornata e tutto il mio disappunto che avevo accumulato fino a quel momento è scomparso in un attimo. Io con questo non intendo criticare nessuno, ognuno vive la propria vita come vuole dal mio punto di vista l'importante è che non faccia male agli altri e oggettivamente non ho visto persone che facessero male a nessuno. Solo diciamo della confusione, che immagino che se qualcuno si trovava lì in vacanza, potrebbe non avere particolarmente apprezzato. È anche vero, poi che altre zone di questa enorme spiaggia, con questi grattacieli alle spalle, diciamo così, erano dedicati a una clientela diversa, quindi più silenziosa e più tranquilla. Possiamo dire che a Benidorm c'è un po' spazio per tutti, basta saper scegliere le vie giuste, quindi come dicevo io non sto facendo una critica a chi decide di passare il proprio tempo e le proprie vacanze in questo modo soltanto dico che...dico e ribadisco in maniera forte che a me questa cosa non appartiene, quindi sono posti che generalmente tendo ad evitare, per cui mi sono sorpreso di trovare comunque qualcosa di bello. E questo è stato anche un po' un insegnamento, nel senso che c'è sempre del bello davvero ovunque. Basta volerlo cercare e non precludersi il fatto di volerlo trovare. Ebbene, io ti ringrazio per avermi ascoltato fino a qui e ti do appuntamento alla prossima puntata per un altro racconto su Alicante.

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