14. Come organizzo un viaggio (alle Azzorre)
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14 Come organizzo un viaggio (alle Azzorre).
Sono Simone e sono un viaggiatore, do il benvenuto a chi mi sta ascoltando in questo nuovo episodio del podcast che vi porta a viaggiare per il mondo, almeno virtualmente. Questo sarà un episodio un po' particolare e forse anche un po' lungo, ma che ci tenevo davvero tanto a fare perché vi voglio dare delle informazioni che spero vi saranno molto utili o di ispirazione. Prossimamente, infatti, sarò in viaggio nell'arcipelago delle isole Azzorre e ho pensato che potrebbe essere interessante sapere perché ho scelto di viaggiare alle Azzorre, come ci arriverò e quale sarà il mio itinerario, ma anche come organizzerò gli spostamenti e perché ci vado proprio adesso. Vi parlerò anche dei problemi che ho dovuto affrontare nell'organizzazione del viaggio perché le isole Azzorre non sono una meta semplicissima e ascoltando la puntata capirete il perché. Dico questo, non indugiamo oltre e andiamo subito a conoscere questo fantastico arcipelago.
Perché dunque ho deciso di andare proprio alle Azzorre? Ci sono stato nel 2019 e già allora le avevo scelte per la loro lontananza dal continente europeo, nonostante in realtà appartengano al Portogallo e quindi all'Europa; ero stato attratto dalla loro bellezza naturale, dal fatto che l'arcipelago non attira il turismo di massa, offrendo così un'atmosfera ancora autentica e genuina, piena di colori, di profumi, di paesaggi incredibili di paesaggi incredibili, fatti di vulcani, di una vegetazione lussureggiante, ricca e rigogliosa, circondata da un oceano di un blu brillante e sconfinato. Le mie aspettative erano state soddisfatte e ho deciso quindi di ritornare quest'anno nell'arcipelago per conoscerlo meglio e scattare tante altre fotografie che non mancherò di pubblicare sul mio canale YouTube, ad esempio. Non dimentichiamo che sono pur sempre un fotografo appassionato di viaggi e di natura e quindi per me la scelta delle isole Azzorre come destinazione per effettuare delle fotografie è stata davvero molto spontanea.
Le Azzorre per noi italiani sono una meta esotica, un posto non troppo lontano ma non molto vicino, un luogo inconsueto dove non molti di noi vanno. E Io credo che questo sia il momento perfetto per visitarlo, prima che il turismo possa crescere e diventare di massa. E potrebbe succedere. Come accennavo, l'arcipelago si trova tra l'Europa e gli Stati Uniti, alla stessa latitudine di Cagliari o di Napoli, ma con un clima molto diverso da queste due città. Le Azzorre sono proprio nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico, a 2000 km dal Portogallo e a 4000 dalle coste canadesi o statunitensi. La posizione delle isole è uno dei motivi per cui non c'è turismo di massa, ci vogliono molte ore di volo per raggiungerle da molti diversi Paesi e, come se non bastasse, il loro clima presenta differenze marcate tra le stagioni e quindi non sono ugualmente gradevoli da visitare tutto l'anno. La finestra per visitarle quindi, è un po’ ristretta. Durante l'anno le piogge sono sempre abbondanti in qualunque stagione, anche perché non ci sono catene montuose alte che possano fermare le perturbazioni o rallentarle, ad esempio. In estate piove un po meno e in inverno piove molto. Ecco perché ti consiglio di andarci tra la metà di maggio ottobre. Intendiamoci, ci sono persone che visitano le isole anche a gennaio. Potresti trovare in quel periodo alcuni voli che ti porteranno là e probabilmente sarà tutto più economico, ma devi mettere in conto che facilmente pioverà tutti i giorni, come ti dicevo, e troverai temperature tra i 5 e gli 8 ° di minima e i 15/17 di massima.
Parlando di turismo, c'è una certa organizzazione nelle isole ed essendo Europa parliamo di un buon livello di servizi, ma la situazione non è uniforme in tutto l'arcipelago; ad esempio ci sono alcune isole che non dispongono di un ospedale e neanche del pronto soccorso e soltanto un'isola dispone di strade a scorrimento veloce come le intendiamo noi.
Alle Azzorre c'è una natura incredibile. Quella che colpisce sin da subito è la vita vegetale. Diciamo che le specie vegetali sono moltissime, rigogliosissime, coloratissime; è proprio un arcipelago di 9 isole che sono 9 gemme brillanti di verde in mezzo all'Oceano Atlantico e che sin da subito possono stupire con fiori, colori, aria pulita e davvero pochissima gente. Ci sono cose anche molto particolari, come i paesaggi originali creati nel corso dei secoli, dei millenni, o meglio dei milioni di anni dai vulcani che hanno creato queste isole. Quindi davvero l'arcipelago è molto, molto bello da visitare, soprattutto per gli amanti del trekking, oltre che per i fotografi come me, e per chi ama fare lunghe passeggiate immerso nel verde. Questo tipo di persona alle Azzorre avrà pane per i suoi denti. L'arcipelago quindi è la meta perfetta per chi ama i luoghi con tante attrazioni naturali, nonostante non su tutte le nove isole si possa fare una vera e propria vita di mare, per come la intendiamo noi qui nel Mediterraneo. Anzi, possiamo dire che non ci sono le condizioni che abbiamo qui nel Mediterraneo, perché ad esempio non ci sono spiagge attrezzate come le conosciamo noi, come nell'Adriatico, ad esempio; si tratta di spiagge libere, spesso molto piccole e a dire il vero molte sono di sabbia nera, trattandosi di isole vulcaniche, ma ce ne sono alcune anche di sabbia chiara e il mare a volte ha dei colori davvero invitanti, come possiamo immaginarli noi mediterranei. Ci sono alcune spiagge di sabbia fine e soffice che sono davvero molto molto belle, il mare in quel caso è turchese ed è estremamente gradevole starci nei periodi in cui il meteo lo consente.
Un'altra cosa interessante da menzionare a proposito dell'arcipelago è la possibilità di avvistare le balene. Le Azzorre sono uno dei luoghi al mondo dove c'è la maggiore concentrazione di balene, proprio perché sono state create delle aree protette in passato dove questi cetacei possono riprodursi e quindi prosperare. Questo è accaduto in seguito alla moratoria della caccia alle balene del 1984. Di conseguenza si è sviluppata anche una certa attività turistica che consente alle persone di effettuare dei tour guidati per l'avvistamento dei cetacei. Voglio approfondire un attimo questo aspetto dell'avvistamento dei cetacei perché rappresenta benissimo tutta la situazione in cui si trova l'arcipelago in questo momento, ossia un luogo a cavallo tra il passato e il presente che deve trovare un equilibrio tra il preservare l'ambiente e sviluppare il turismo che consente all'economia di prosperare. L'arcipelago quindi, al momento è impegnato nello sviluppo di un turismo di qualità e il suo governo ha il difficile compito di trovare il modo di farlo crescere senza deturpare il paesaggio e senza rovinare le risorse naturali. Per il momento mi sento di dire che ci stanno riuscendo e questa è una cosa ammirevole dal mio punto di vista. Probabilmente altre amministrazioni, magari abbagliate da facili guadagni, avrebbero già rovinato tutto. Alle Azzorre troverai anche tantissimi laghi e tante cascate perché come dicevo piove molto molto spesso e questo favorisce lo sviluppo di vita vegetale, ma anche delle cascate, dei fiumi e dei laghi. E anche se le visiterete in estate, tenete presente che troverete sempre almeno un giorno di pioggia o due, magari anche degli acquazzoni veloci però ci saranno. Nel resto dell'anno invece più ci si avvicina all'inverno più il clima diventa piovoso fino a diventare piovoso tutti i giorni.
Certo, se siete amanti del trekking e magari siete abituati a farlo anche in inverno sulle Alpi italiane o sui nostri Appennini, probabilmente le Azzorre non vi creeranno troppe difficoltà. Anzi, magari apprezzerete proprio questo clima tiepido, anche se umido, in cui camminare; qualcuno lo fa, e ci sono anche dei video sparsi per il web in cui si vede che qualche timida giornata di sole in inverno può capitare, pur non alzando moltissimo le temperature.
Dicevamo prima che le Azzorre si trovano a circa 2000 km dal Portogallo e a 4000 dagli Stati Uniti, in particolare da Boston e dalle città del Canada sulla costa est. Questa posizione le rende davvero particolari, perché sono collocate in un punto del mondo in cui non c'è altro intorno e di conseguenza l'arcipelago non è di passaggio rispetto a nessuna rotta. E siccome il turismo di massa non esiste, come esiste ad esempio alle Canarie, l'arcipelago non richiama così tanti voli, anzi per l'esattezza ci sono solo tre compagnie che vi possono portare nell’arcipelago lap TAP Air Porgual, che è la compagnia di bandiera portoghese; La SATA Air Azore, che è un'altra compagnia portoghese ma basata alle Azzorre, è proprio la compagnia delle Azzorre e l'immancabile Ryanair che vi può portare solo su due delle 9 isole dell'arcipelago. Per arrivare alle Azzorre mettete in conto quasi sicuramente uno scalo nel Portogallo. Perché dico “quasi sicuramente”? Perché da quest'anno, da giugno a settembre, è presente anche un volo diretto da Milano Malpensa, operato dal SATA Azores, la compagnia delle Azzorre. Quindi se vivi nel Nord Italia può essere per te un'ottima occasione per arrivare direttamente sull'isola di Sao Miguel, che è l’isola principale dell'arcipelago dove si trova anche la capitale, Ponta Delgada. Tra l'altro è anche l'isola più grande di tutto l'arcipelago e quindi potrebbe essere una buona occasione per iniziare a conoscere l'arcipelago. Alle Azzorre purtroppo non è possibile arrivare con dei traghetti regolari dal continente, non esistono servizi di traghetti tra il continente europeo e le isole Azzorre, come invece accade ad esempio alle Canarie o alle isole della Grecia. Proprio per la loro posizione di cui parlavamo un attimo fa, la compagnia SATA Azores, la compagnia delle Azzorre, ha sviluppato delle rotte abbastanza invoglianti, nel senso che si possono usare le isole come punto tappa per raggiungere poi gli Stati Uniti o le Bahamas. Potrebbe quindi essere una buona idea fermarsi alle Azzorre per qualche giorno e poi proseguire per gli Stati Uniti, se quella è la tua meta definitiva, ma funziona benissimo anche per il Canada. Giusto per dovere di completezza vi segnalo che esiste anche un altro modo per arrivare alle Azzorre ed è dalle Isole Canarie. La compagnia aerea delle Canarie Binter Canarias organizza infatti dei voli, se non ricordo male da Gran Canaria che vi possono portare appunto nella capitale delle Azzorre facendo scalo a Madeira, quindi se vivete alle Canarie può essere un modo per raggiungerle. Se invece vivete in Italia questa rotta non è conveniente, a meno che non vogliate visitare anche le Canarie. In questo caso tutto il giro potrebbe diventare un po' costoso.
Senza addentrarci troppo nella storia dell'arcipelago, anche in passato questa particolare posizione delle isole ha costituito un elemento che le rendeva decisamente appetibili in tutti i viaggi che dal 1400 transitavano tra il continente europeo e le terre appena scoperte nelle Americhe. Per questa ragione le isole conobbero un certo sviluppo nel sedicesimo/diciassettesimo secolo, per poi perdere di importanza man mano che le navi acquistavano sempre più autonomia. Ma acquisirono di nuovo importanza più tardi, quando nel 1800 si cominciò a coltivare nell'arcipelago una grande varietà di frutti esotici, sfruttando il loro clima particolare, ad esempio le arance che per la nobiltà inglese del 1800 venivano coltivate al proprio alle Azzorre ed erano piuttosto rare invece nel continente europeo. Le Azzorre furono colonizzate molto lentamente un'isola dopo l'altra e all'arrivo degli europei non si trovarono popolazioni indigene, a differenza delle Canarie, ad esempio. Giunsero nelle isole le popolazioni più diverse: fiamminghi, italiani, portoghesi, francesi e inglesi per colonizzarle. Successivamente, invece, i portoghesi importarono dal continente africano degli schiavi per farli lavorare. Proprio questa caratteristica, questo mix di persone molto diverse tra loro, creò una mescolanza particolare della quale si intravedono le tracce ancora oggi; infatti, l'arcipelago ha sviluppato delle tradizioni e dei costumi diversi da quelli del Portogallo coontinentale. L'arcipelago, nel corso della sua storia ha conosciuto momenti anche sfortunati, come ad esempio quelli delle diverse eruzioni vulcaniche che hanno caratterizzato la storia di ciascuna isola. Diciamo che vivere le Azzorre nei secoli scorsi poteva non essere un'esperienza così gratificante. L’attività vulcanica oggi è ancora presente. Infatti negli anni 70 nell'isola di Fajal, ad esempio, avvenne un'eruzione che per fortuna non causò troppi danni. Però non è così raro trovare dei terremoti anche relativamente forti sulle isole.
Dicevamo prima che le Isole Azzorre sono 9 e si possono dividere in tre gruppi in base a come sono raggruppate tra loro nell'oceano. Da est a ovest abbiamo due isole nel gruppo orientale, 5 isole nel gruppo centrale e due isole nel gruppo occidentale. Nel gruppo orientale troviamo due isole, Sao Miguel e Santa Maria. Di Sao Miguel. Abbiamo già detto qualcosa perché si tratta dell'isola in cui si trova la capitale di tutto l'arcipelago che è Ponta Delgada ed è anche un'isola che offre moltissime bellezze naturali. Ci sono diversi laghi, ci sono tanti fiumi, cascate, è ricoperta completamente da una vegetazione lussureggiante come tutte le altre isole e ci sono cose molto interessanti da visitare. Si può visitare la capitale Ponta Delgada che ha diversi monumenti interessanti e si può fare anche un pochino di vita di mare in alcune spiagge davvero belle e interessanti. La montagna più alta di Sao Miguel supera i 1000 metri. A proposito di Santa Maria, invece, possiamo dire che pur essendo un'isola molto piccola e molto famosa per la bellezza delle sue spiagge e si dice che sia quella più calda e in cui è più gradevole fare il bagno. Nel gruppo centrale troviamo 5 isole: immaginatevele delle disposte all'incirca come i puntini del numero 5 sui dadi da gioco sono disposte più o meno in questo modo. In basso a sinistra troviamo l'isola di Faial. È un'isola relativamente piccola, con un grandissimo vulcano spento al centro, e a ovest c'è il vulcano nuovo di cui vi parlavo prima, che si chiama Capelinho, che ha eruttato negli anni 70 e per qualche anno ha continuato a emettere lava che poi si è solidificata e ha aggiunto un pezzo all'isola. Nella restante parte dell'isola, oltre a paesaggi spettacolari e tanti prati verdi coltivati, ci sono anche in questo caso delle curiosità che riguardano la capitale dell'isola, Horta, che era un centro nevralgico sia per le comunicazioni che per lo scalo degli idrovolanti. Nel 1900 Idrovolanti collegavano infatti le due sponde dell'Atlantico e avevano bisogno di un punto in cui fare scalo a causa della loro autonomia limitata. Sempre nel gruppo centrale, diciamo in basso a destra, troviamo l'isola di Pico che è particolare perché ospita il Monte più alto di tutto il Portogallo, che è di 2500 m e si chiama appunto Pico, anche questo monte ed è un vulcano ancora attivo che è molto interessante da scalare per gli amanti del trekking...chiamiamolo estremo, in quanto è molto faticosa la salita. Ma si dice che da lassù la vista sia davvero privilegiata su tutto l'arcipelago, meravigliosa. Da quest'isola, inoltre, si possono effettuare delle escursioni per vedere le balene. Certo, si possono effettuare anche in altre isole, ma pare che da qui vengano organizzate le escursioni migliori. Questo perché Pico ha un passato un po' oscuro, dal mio punto di vista, in cui gli abitanti si erano specializzati nella caccia alle balene. Tutta questa conoscenza adesso è stata messa al servizio dell'avvistamento dei cetacei e proprio vicino a Pico c'è un'area dell'oceano estremamente profonda nella quale i capodogli amano cacciare perché sono animali che cacciano in profondità. Nella parte centrale del gruppo centrale, scusate il gioco di parole, c'è l'isola di Sao Jorge che è molto particolare perché se le andate a vedere sulla cartina dall'alto vi apparirà come estremamente stretta ma estremamente lunga, sono infatti 60 km ed è abbastanza alta. Il Monte più alto è di circa 1000 m e lungo questi 60 km della lunghezza dell'isola si sviluppa una dorsale fatta di vulcani che costituiscono un'interessante punto di vista per il paesaggio.
Questa è un'isola anche davvero molto particolare per le faja; è una parola che in italiano non è traducibile e le faja sono in pratica delle lingue di terra che si insinuano nell'oceano e che sono nate a seguito di enormi frane, o anche delle eruzioni che hanno generato della lava che poi si è allungata in direzione dell'Oceano. Quindi tutta la costa di Sao Jorge è costellata di queste faja che nel corso dei secoli sono state abitate da piccolissime comunità. Raggiungere le faja generalmente è molto difficile, tutt'oggi ci sono delle strade davvero impervie e nella maggior parte dei casi non asfaltate. Quindi le Comunità che vivevano nelle faja dovevano essere il più possibile autosufficienti, coltivavano il terreno dove possibile. Spesso avevano delle fonti d'acqua e la vita è andata avanti in questo modo a Sao Jorge per diversi secoli. Ma al giorno d'oggi non tutte le faja sono più abitate. In moltissime di queste i piccoli paesini che c'erano si sono spopolati e sono scomparsi. Rimangono solo delle rovine diroccate. L'isola più importante del gruppo centrale è senz'altro Terceira, una delle due isole dell'arcipelago dove c'è una città relativamente grande. In questo caso, per Terceira è Angra do Heroismo che è il capoluogo dell'isola ed è anche una delle città da cui si arriva più facilmente dal continente americano o europeo. A Terceira ci sono delle grotte vulcaniche da visitare davvero interessanti, dei paesaggi infiniti fatti di scogliere e campi coltivati e piccole colline, anche in questo caso create da coni vulcanici.
A Nord ovest delle 5 isole del gruppo centrale troviamo la piccolissima Graciosa: un'isoletta, davvero graziosa (anche in questo caso, scusate il gioco di parole), che può essere molto interessante per gli amanti della tranquillità a La Graciosa la vita è veramente tranquilla. C'è un piccolissimo centro termale e nella parte est de La Graciosa c'è quello che resta di un vulcano nel quale è stato scavato un tunnel per poterci entrare all'interno della Caldera. Il gruppo occidentale rappresenta la parte più estrema dell'arcipelago, infatti ci sono soltanto due isole, Flores a sud e Corvo, un po' più a nord che sono entrambe molto piccole e nelle quali è abbastanza difficile arrivare. Per quanto riguarda Flores, l'attrazione principale è senza dubbio una serie infinita di cascate tutte ravvicinate fra loro, che si riversano tutte nello stesso lago. Ci sono poi altri paesaggi spettacolari e dei sentieri davvero incredibili da fare. Ci vivono soltanto 5000 persone, come del resto anche a Santa Maria. L'isola più piccola di tutto l'arcipelago, invece, è Corvo e si tratta in pratica di un unico vulcano che è stato colonizzato dai suoi 450 abitanti che si concentrano in un unico paese. Dal paese si può salire in pochi chilometri al cono vulcanico e ammirarne lo spettacolo. Perché nel corso degli anni è stato coltivato. Ed al suo interno si trovano due piccoli laghi.
Per quanto riguarda la popolazione e i servizi, come dicevo prima, queste 9 isole non godono tutte dello stesso livello di servizi. Sao Miguel è l'isola più popolata e quindi anche quella con più servizi, ospedali, strade di scorrimento veloce, servizi di trasporto pubblico, eccetera. Solo nella sua capitale vivono a Ponta Delgada, vivono circa 70.000 persone. Nell'isola di Santa Maria, invece, vivono soltanto 5000 persone. Così come a Flores a Terceira ne vivono circa 40.000 a Sao Jorge neanche 5000, a Faial circa 15.000 a Pico 10.000. Le isole sono decisamente poco popolate, quindi questo si riflette anche sui collegamenti tra un'isola e l'altra, che possono essere effettuati con dei traghetti o con dei piccolissimi aerei. Però non ci sono voli diretti, ad esempio, che collegano ciascuna isola con tutte le altre. Per andare ad esempio da Santa Maria a Flores, cioè da una parte dell'arcipelago all'altra, bisogna per forza fare scalo a Ponte Delgada. Dovrete tenere presente molto bene questo aspetto perché in base all'isola su cui vi volete recare dovrete mettere in conto degli scali, quindi i tempi si aggiungeranno e i costi aumenteranno. C'è però un piccolo trucco che vi posso dare, ossia: se prenotate un volo unico che dal continente vi porta su un'isola più piccola, non pagherete il volo interno nell'arcipelago, se invece le prenotate come due voli singoli, allora in quel caso sì.
Per quanto riguarda i traghetti vale lo stesso discorso, ci sono diverse linee che collegano le isole dell'arcipelago tra loro. Ma non ne esiste una che collega tutte le isole fra loro e alcune di queste linee sono stagionali, quindi ad esempio in inverno non è possibile andare dal gruppo centrale al gruppo occidentale, bisogna andarci per forza in aereo.
Parliamo adesso del mio itinerario, avendo già visitato l'isola di San Miguel nel 2019 e ci sono stato 9 giorni visitando solo quella, questa volta ho deciso di non tornarci. Voglio invece vedere alcune isole del gruppo centrale che mi attirano da sempre. Il mio itinerario originale sarebbe dovuto essere quello di arrivare dall'Italia a Lisbona, da Lisbona a Faial (esiste un volo diretto che collega queste due città), da Faial spostarmi a Sao Jorge col traghetto e da Sao Jorge prendere un aereo che mi avrebbe portato a Terceira con uno scalo tecnico e dopodiché da lì in poche ore nel continente europeo, sempre in Portogallo a Porto e da lì di nuovo in Italia. Ho usato il condizionale perché qualcosa è andato storto e anche questa è una cosa che purtroppo nell'arcipelago capita abbastanza spesso, gli operativi delle navi e degli aerei vengono modificati senza troppo preavviso, a volte anche a causa del maltempo o di un cambio di organizzazione della pianificazione dei voli, come mi è successo in questo caso. La compagnia SATA Azores ha deciso di spostare l'orario del volo che avrebbe dovuto portarmi da Sao Jorge e Terceira di due ore in avanti, ma non ha spostato di due ore in avanti il volo che mi avrebbe dovuto portare da Terceira al continente. Questo significa che quando il volo da Sao Jorge a Terceira arriverà a Terceira, il mio volo per il continente sarà già bello che saltato, di conseguenza ho dovuto ingegnarmi. Tramite il servizio clienti spiegando la situazione e mi hanno risposto che non si erano accorti di questa mia prenotazione, il che non so se mi può consolare o meno. Mi hanno proposto un'alternativa che avrebbe dovuto prevedere però un'ulteriore scala, quindi un volo da Sao Jorge a Terceira, da Terceira a Sao Miguel e da Sao Miguel a Porto. E sarei comunque arrivato troppo tardi per prendere il volo per l'Italia. Così io stesso ho proposto di prendere il volo che il giorno prima parte da Sao Jorge, mi porta a Terceira e da lì, dormendo una notte, la mattina dopo potrò prendere il mio volo originario che mi porterà alla porta. Così facendo sacrificherò quasi un'intera giornata a Sao Jorge ma avrò a disposizione un pomeriggio a Terceira che non basta per visitare l'isola, ma magari mi consentirà di visitare qualche piccolo paese. Vi racconto tutta questa storia per dirvi che davvero alle Azzorre è tutto un po' difficile. Le prenotazioni vanno fatte assolutamente con largo anticipo, ma possono cambiare, per questo vi dicevo all'inizio che sono una meta difficile. A questo punto spero che non mi spostino anche il traghetto da che da fai al mi deve portare a Sao Jorge sarebbe la fine perché non avrei nessun altro mezzo per arrivare a Sao Jorge viaggiando alle Azzorre. In sostanza mettete in conto degli imprevisti che possono capitare sempre in qualunque stagione. Il mio itinerario, quindi, per riassumere, sarà fatto di quattro giorni di permanenza a Faial che effettivi saranno tre e mezzo, tre giorni e mezzo a Sao Jorge e un pomeriggio a sera. Parlando invece di come mi sposterò nelle due isole che vedrò paia e Sao Jorge, la soluzione più pratica è l'automobile, non perché non ci siano mezzi pubblici, ma perché offre una certa flessibilità negli orari e negli spostamenti. Come accennavo poco fa, anche la prenotazione dell'automobile va effettuata con larghissimo anticipo, perché le automobili nell'arcipelago a noleggio sono decisamente poche e vengono quindi tutte prenotate molto in fretta, di anno in anno, nel mio caso io l'ho prenotata già da gennaio. Di solito utilizzo Discover Cars per il noleggio delle automobili, con il quale trovo sempre delle tariffe abbastanza basse, ma questa volta confrontando il preventivo di Discover Cars con booking.com l'offerta di booking era più bassa, anche perché avevo già prenotato due appartamenti con booking per il mio soggiorno e in questo caso quindi avevo diritto al 15% di sconto sul noleggio delle automobili. Provate anche voi a utilizzare questo trucchetto quando viaggiate. Prenotando con Booking vedrete che i noleggi spesso possono essere più convenienti e in alcuni casi anche le tariffe dei voli aerei su booking sono più convenienti. Provate a dargli un'occhiata e fatemi sapere naturalmente. Ricordate comunque di prenotare l'automobile con larghissimo anticipo. Vi consiglio anche di prendere automobili decisamente piccole perché le strade alle Azzorre, soprattutto quelle che portano nelle spiagge partendo dalle scogliere in alto, sono decisamente piccole. Non parliamo poi delle strade che portano alle Faja di Sao Jorge, sono piccolissime, nel mio caso ho chiesto una Panda o una Twingo. Parlando invece dei costi di questo mio itinerario, devo anche aggiungere che partirò da Milano Malpensa perché da Bologna mi sarebbe costato decisamente di più. Quindi mettiamo nel calcolo 46 € per il parcheggio della mia automobile 9 giorni a Milano Malpensa, 118 € per i voli della SATA Azores. Ripeto l'itinerario Lisbona Faial, Sao Jorge Terceira Porto e circa 80 € di voli da Milano Malpensa a Lisbona e per il ritorno da porto a Milano Malpensa. Il noleggio dell'automobile, con il trucchetto che vi dicevo prima, mi è costato circa 250 € a Faial e 250 € a Sao Jorge Il traghetto che collega Faial a Sao Jorge e costa 18 € e per gli appartamenti che mi consentiranno di dormire ho speso circa 400 €. Ma bisogna considerare che viaggiamo in coppia, quindi dividendo per due le cifre dove necessario. In totale ho speso circa 730 €. Considerate che per il mio primo viaggio a San Miguel. Avevo speso circa 1.100 €, quindi in questo caso sono riuscito a spendere decisamente meno, pur dovendomi spostare tra un'isola e l'altra. Non vedo l'ora di poter partire per raccontarvi anche queste tre isole che sto per vedere e la cosa, devo essere sincero, mi emoziona molto. Nel frattempo, però, in attesa che anche gli episodi del podcast su queste isole possano essere create, vi racconterò cosa ho visto nel mio primo viaggio a Sao Miguel. Mi raccomando, condividete gli episodi del podcast con i vostri amici. Lasciatemi un commento o datemi un like, è l'unico modo che avete per sostenere questo podcast e il mio lavoro, se vi piace. Detto questo, vi do appuntamento al prossimo episodio del podcast, ricordandovi che la vita è un viaggio.
Buon viaggio!
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