Episodio 4 - Tenerife: la costa Nord e le città storiche
Episodio 4 - Tenerife: la costa Nord e le città storiche
Sono Simone e sono un viaggiatore. Mi rivolgo a te, che ami sognare e viaggiare per scoprire il mondo. Ti porto insieme a me ad esplorare gli aspetti conosciuti delle destinazioni turistiche più famose. In questo episodio, voglio farti conoscere le tappe di un itinerario che dal 2016 ripercorro ogni volta che torno a Tenerife e che ti permetterà di scoprire le bellissime città storiche della Costa nord dell’isola.
Il nord di questa isola fantastica è un luogo particolare per me. Guardando la Costa di notte, si vedono brillare le luci dei tanti paesini che la popolano, mentre il rumore delle onde imponenti fa da sottofondo. Di giorno, invece, guardando verso l’interno dell’isola, occorre alzare lo sguardo per seguire le pendici del Teide che conducono l’attenzione verso l’alto, rapidamente, fino a perdersi nelle nuvole. Pur essendo in mezzo all’Atlantico, non ci si sente spersi nel nulla, nonostante non si possano avvistare altre isole in quella direzione e neanche alcun lembo di terraferma. Che sia notte o giorno, comunque, guardare le scogliere che si susseguono, i coni vulcanici e i bananeti di quella Costa Verde, non so perché, mi fa pensare alla Liguria o al Cilento, anche se una parte del mio cervello sa benissimo che non ci sono vulcani e bananeti da quelle parti.
La prima città che voglio farti conoscere è La Laguna, o meglio, San Cristobal de La Laguna. Come si chiamerebbe per intero, è una città abbastanza piccola che si trova tra un lato dell’isola e l’altro, molto vicina all’aeroporto di Tenerife nord, Los Rodeos. A furia di costruire, La Laguna e la capitale, Santa Cruz de Tenerife, si sono ormai unite.
Sono arrivato a La Laguna per la prima volta nel 2016. Ricordo bene che in quel giorno pioveva parecchio, tantissimo, ma in qualche modo questo aggiunse qualcosa alla mia visita. Sin dall’inizio, La Laguna mi parve un centro storico che apparteneva ad un altro tempo. La mia sensazione era corretta: la città risale infatti agli inizi del '500, quando in quella parte di isola c’era un enorme lago, e il suo centro storico, appunto, venne preso a modello per la costruzione di grandi città che gli spagnoli costruirono successivamente, come La Avana o Lima. Una passeggiata tra i suoi palazzi può darti, quindi, la sensazione di trovarti in Sudamerica, anche se, curiosamente, sarebbe il contrario, poiché La Laguna è arrivata prima delle grandi città del Sud America.
A La Laguna potrai trovare molte cose interessanti: la Iglesia de la Concepcion, con il suo campanile di pietra vulcanica scura, oppure la Cattedrale, o Casa Lercaro, un palazzo nobiliare del 1600 con i suoi chiostri che ti riporteranno in un’altra epoca e che ora è un museo. Ma sono solo alcuni esempi. Passeggia nel centro storico e sono certo che troverai tantissimi angoli interessanti da visitare. A dicembre, poi, sentirai il profumo delle caldarroste lungo le vie del suo centro storico animato. Ti suggerisco anche una sosta alla Casa Museo Caetano Gomez Feliz, altro edificio interessante che si trova in Plaza de la Concepcion, in grado di riportarti indietro agli anni di espansione del colonialismo spagnolo.
Un’altra città di cui voglio parlarti è La Orotava. È un’altra bella località del nord di Tenerife, di circa 45.000 abitanti, situata a ridosso dell’autostrada TF1 sulla Costa nord di Tenerife. Ovviamente, anche da qui è possibile vedere il Teide lassù in alto, solitario a vigilare sul suo dominio. A La Orotava è bello semplicemente esserci, camminare per le sue vie che trasudano storia e tradizione. I più fortunati potranno andarci tra maggio e giugno, quando le vie del centro storico, in occasione della celebrazione del Corpus Domini, si ricopriranno interamente di fiori posati da mani rapide ed esperte per fare in modo che, nel culmine della festa, siano ancora splendidi da guardare. La tradizione secolare dei tappeti floreali della Orotava li rende tra i più belli del mondo. Non ho avuto la fortuna di vederli, purtroppo, ma potresti farlo tu nel 2024. Questa ricorrenza cade il 6 di giugno e c’è ancora tutto il tempo utile per organizzarsi.
I tappeti floreali non sono l’unica attrazione della città. A La Orotava, la storia si respira e si può toccare con mano. È quello che succede nella Casa de los Balcones, il cui nome non ha bisogno di traduzioni. È una casa signorile del XVII secolo, periodo in cui l’aristocrazia spagnola era molto presente nell’arcipelago, anche a causa dei commerci con le Americhe. Nell’edificio, oggi museo, si può ammirare una ricostruzione delle abitudini dell’epoca e uno straordinario patio con palme altissime e balconate di legno intagliato a mano, ancora perfettamente conservati. Troverai ad aspettarti anche un allestimento di prodotti tipici tradizionali dell’isola, non solo alimentari, ma anche di artigianato. I tessuti e i pizzi fatti a mano sono qualcosa di spettacolare. Se si passa da La Orotava, è una visita che non può mancare.
Proseguendo lungo la costa, incontrerai Puerto de la Cruz, una vera e propria città in cui, oltre a passeggiare per goderti il lungomare, potrai rilassarti nel Lago Martianez, che in realtà non è un lago, ma un complesso di piscine progettate dal famoso architetto canario Cesar Manrique. A Puerto de la Cruz potrai anche trovare dei bellissimi edifici storici e chiese costruite con la pietra vulcanica scurissima che si può trovare qui. Per noi italiani, abituati a marmi, tufo e rocce sedimentarie dai toni chiari, si tratta di una cosa abbastanza insolita. Nelle vicinanze di Puerto de la Cruz, ti consiglio di visitare il Giardino Botanico, dove vivono piante strane e insolite di tutti i continenti, a testimonianza del clima spettacolare e gentile di questo arcipelago.
Spostati ancora più a ovest sulla Costa nord di Tenerife e incontrerai Garachico, un paese incantevole che, già nel mio primo viaggio nel 2016, mi colpì immediatamente. La sua è una storia un po’ sfortunata. Garachico fu la prima capitale dell’isola, costruita su un sito già popolato dai Guanches nei primi anni successivi alla conquista dell’isola. Nel 1706, però, un cono secondario del vulcano Teide produsse un’eruzione proprio in un punto più a monte rispetto alla città, su un fianco molto ripido del Teide. La città venne quasi completamente rasa al suolo dalla lava del vulcano Trevejo, che la raggiunse rapidamente. Ancora oggi è chiaramente visibile la colata che seppellì la città. La lava si fermò soltanto nei pressi della chiesa di Sant’Anna e del monastero collegato, che però, a causa del calore della lava, prese fuoco e dovette essere ricostruito qualche anno più tardi. Garachico, negli anni successivi, venne ricostruita. E da allora non ci sono più state eruzioni in quella zona, anche se la capitale venne spostata all’attuale Santa Cruz de Tenerife.
Oggi, la città si può ammirare in tutta la sua bellezza, con le sue piscine naturali, il centro storico ben curato e il Forte di San Miguel, utilizzato in passato per difendersi dai pirati. Come si può vedere anche dal cannone che ci troverai davanti.
Da Garachico avrai due possibilità: proseguire lungo la costa per visitare Punta del Teno, l’estremo ovest di Tenerife, non sempre raggiungibile in automobile, dove troverai un faro costruito sulle rocce nere, oppure inerpicarti sulla strada di montagna che in circa in un’ora ti porterà in alto sull’isola fino a raggiungere Masca, un paesello spettacolare perfettamente addossato ad un picco roccioso da una parte e ad una montagna dall’altra.
La strada che porta a Masca ha soltanto 30 anni ed è molto stretta, occorre fare molta attenzione, ma ne vale la pena.
In base a dove risiedi sull’isola, per tornare indietro potrai decidere di ripercorrere la strada che hai appena fatto, oppure proseguire verso il passo più in alto, fermandoti nei punti panoramici che ti incanteranno nel percorso, fino ad arrivare a Santiago del Teide, paese di transito al di là del passo, che ti ricondurrà facilmente sull’autostrada TF1 in direzione del sud di Tenerife o della costa est.
Sarebbero ancora moltissime le bellezze di Tenerife che vorrei raccontarti, ma non credo che basterebbe una vita intera. Ho raccolto in questo podcast le principali, con l’intento di esserti di aiuto nell’esplorazione dell’isola. Chiudo per ora il racconto di Tenerife, ma continua a seguirmi perché ci saranno tanti altri luoghi da scoprire e viaggiatori come me da conoscere e ascoltare. La vita è un viaggio, buon viaggio!
Scrivimi cosa pensi di questa puntata nei commenti su YouTube oppure nel blog. Ti lascio i link utili in descrizione, dove troverai anche i riferimenti ai contenuti sonori o musicali dell’episodio. Grazie per l’ascolto e a presto con una nuova avventura.
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