12. Roma come non l'hai mai sentita: consigli di un viaggiatore solitario per visitarla nel 2024.
Ascolta "12. Roma come non l'hai mai sentita: consigli di un viaggiatore solitario." su Spreaker.
12. Roma come non l'hai mai sentita: consigli di un viaggiatore solitario per visitarla nel 2024.
Prima o poi in Italia quasi tutti andiamo a Roma, la città
eterna. Io ci sono stato più volte ed ho visitato tutti i monumenti più
importanti, aiutato cari amici che ho la fortuna di avere in città, e ne ho
scoperto gli angoli più interessanti e autentici.
Approfitterò del mio ultimo viaggio nel Novembre 2023 per indicarti quelli che,
secondo me, sono i luoghi da non perdere a Roma se vuoi vedere (anche) qualcosa
di diverso dai monumenti iconici che la rendono famosa in tutto il mondo e che
attirano ogni anno milioni di turisti. Anche in questo episodio avrò un occhio
di riguardo per i luoghi più tranquilli della città in cui si può andare per
evitare le orde di turisti.
A Roma sono arrivato con il treno ad alta velocità, che partendo da Reggio Emilia, stazione Mediopadana, mi ha portato alla stazione di Roma Termini in due ore e mezzo circa, con una spesa di 80€ per l’andate e il ritorno. Per prendere la metro ho dovuto scendere, scendere e scendere ancora, e poi sopportarne i sinistri rumori, per arrivare vicino al Vaticano, dove ho preso possesso di un piccolo appartamento in cui soggiornare e…via, nonostante fosse ormai sera c’era ancora tempo per vedere Piazza San Pietro, dove con il favore delle tenebre i monumenti acquistano un fascino particolare: l’enorme colonnato del Bernini, le fontane e la facciata della basilica di San Pietro sembrano brillare di luce propria. Di notte non ci troverai le folle di visitatori che impediscono di apprezzarla a fondo di giorno, ma ovviamente la luce sarà completamente diversa. Ti consiglio di venirci anche di giorno, per visitare l’interno della Basilica dove risiedono opere d’arte tra le più incredibili del mondo, e poi potrai salire sulla cupola dove ti aspetterà un magnifico panorama della città, oppure visitare la Cappella Sistina e i Musei Vaticani.
Di giorno, visita anche Castel Sant’Angelo, una fortezza che nel corso della Storia ha avuto diversi scopi che ne hanno plasmato l’aspetto che ha oggi: prima mausoleo dell’Imperatore Adriano, poi sbocco di un cunicolo per la fuga dei Papi in caso di invasione del Vaticano, ed oggi museo nazionale che ne racconta la Storia. Anche da Castel Sant’Angelo potrai godere di una splendida vista sul Tevere e sulla città.
Alcuni luoghi di Roma purtroppo sono sempre affollati. Se
anche tu come me non apprezzi particolarmente il caos che possono generare
tante persone in un luogo ristretto, in questo caso voglio spingerti a vincere
questa avversione per gli assembramenti e visitare comunque alcune attrazioni
romane, come ad esempio il Pantheon, Piazza Navona con la fontana del Nettuno,
i Fori Imperiali o l’immancabile Colosseo.
Si potrebbe fare una puntata lunga un anno senza avere raccontato tutto quello
che c’è da dire su questi monumenti; antichi testimoni di epoche che non
riusciamo più nemmeno ad immaginare per quanto sono lontane, eppure tanto
importanti per spiegare ciò che siamo diventati oggi. Ma non è questo il mio
scopo; io voglio solo raccontarti cosa ho visto ed ispirarti per una tua visita
nella capitale. E a proposito di cosa ho sentito invece, devo dire che
l’esperienza dei fori imperiali è stata un po’ deludente, forse perché ricordo
un’epoca in cui si potevano visitare le rovine senza sentire per forza la musica
dei tanti gruppi di strada che, con la loro musica Reggae o sudamericana, sono
decisamente poco adatti ad un contesto simile. Per questo mi sono allontanato verso l’Altare
della Patria, per poi salire alla piazza del Campidoglio, dove risiedono anche
i musei capitolini, una zona comunque bene frequentata ma leggermente più
tranquilla.
Scendendo la sontuosa scalinata, a sinistra in lontananza vedrai il Teatro
Marcello e l’area archeologica circostante; antico monumento romano che risale
al 13 avanti cristo.
A Roma si cammina molto, e di conseguenza può venire un po’
fame: niente paura; ci sono specialità della cucina romana e regionale, ma
anche di tutta italia e del resto del mondo che saranno pronte a soddisfare il
tuo appetito.
Vicino a piazza del Popolo, luogo che devi assolutamente visitare con le sue
chiese gemelle spettacolari, c’è uno dei posti dove torno a mangiare ogni volta
che vado a Roma. Si tratta di Mondo arancina, una rosticceria dove potrai
trovare pizza e specialità siciliane, e dove accadono delle magie particolari:
alcune cose spariscono velocemente, come gli arancini che ti consiglio
assolutamente di provare: palline di riso ripiene di verdure, carne, formaggio,
e poi…anche i dolcetti tipici ripieni di crema al pistacchio.
Se vuoi visitare invece un luogo particolarissimo, puoi andare al Teatro Pompeo, un quartiere sorto
sulle rovine di un antico teatro romano, e che ne ha mantenuta la pianta man
mano che si sviluppava: in questo modo dunque oggi i condomini sono curvi.
A Roma potrai accedere liberamente e gratuitamente ad una
quantità infinita di Chiese, che indipendentemente dalla tua fede ti stupiranno
con opere d’arte di impareggiabile bellezza.
Sarebbe troppo lungo riportarne qui un elenco completo, ma te ne segnalo tre
che mi hanno colpito particolarmente.
La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, colma di lampadari…
La chiesa paleocristiana di Santo Stefano Rotondo, con la sua particolarissima pianta circolare.
La basilica di santa maria sopra minerva, un incredibile
monumento che ingloba stili artistici diversi, elementi gotici, barocchi e
rinascimentali.
A Roma ho anche avuto la fortuna di assistere ad una
mostra in erano esposte le fotografie del fotografo Don McCullin, spero che si
pronunci in questo modo.
Quest’uomo ha trascorso la sua vita a fare il reporter di guerra; girando per
il mondo ad immortalare le più disgustose scene raccapriccianti che si può
aspettare di trovare nei luoghi maledetti da un conflitto: Cipro, Congo,
Vietnam sono solo alcune delle guerre che ha documentato.
Di fronte a tanta crudeltà, di fronte a un dramma che non è descrivibile,
McCullin rendeva immortali quei momenti, affinché noi oggi non li
dimentichiamo. Dopo pochi minuti ho iniziato a piangere, sopraffatto dalle
emozioni che quei reportage mi hanno suscitato.
Il paragone con me è stato inevitabile: da una parte io, fotografo privilegiato
dalla tecnologia che rispetto a McCullin dispongo di strumenti molto più
raffinati, e posso scegliere le mie scene con tutta la calma del caso.
Dall’altra lui, che con una macchina a pellicola del secolo scorso e un solo
obiettivo dal fuoco manuale che era esposto nella mostra, aveva si e no il
tempo di preoccuparsi di non farsi sparare, e nel frattempo ci ha regalato
scatti tanto preziosi quanto crudi.
Per la città di Roma non basterebbe una vita intera: non ho la pretesa di
averti raccontato tutto ciò che si può vedere e sperimentare. Proprio per
questo ti invito a visitarla tu stesso o tu stessa, e respirarne personalmente
l’incredibile atmosfera fatta di monumenti, quartieri, religioni e istituzioni.
Commenti
Posta un commento